martedì 27 ottobre 2015

Perché devo tutto a Extremelot anche se non ci giocherei mai più


Mi iscrissi a Extremelot nel 2004, due volte. La prima volta non mi venne in mente di copia-incollare la password alfanumerica da sedici caratteri che mi arrivò (anche gmail ne chiede solo otto, santo cielo) e quindi ricopiai i caratteri uno per uno, stando attenta a non confondere gli zeri con le O maiuscole e viceversa. L'esperienza fu simile a quella che vivo ogni tanto quando il mio computer si dimentica la password del wifi e devo andarmi ad accucciare accanto al modem, rovesciarlo, scrivere su un foglietto il lunghissimo codice di maiuscoleminuscolenumeriesimboli, tornare al pc e ricopiarlo carattere per carattere sperando di non cannarne nemmeno uno, pena riniziare daccapo. Dentro di me so che ci sono metodi migliori per farlo, ma mi torturo lo stesso perdendo tempo e gradi di vista proprio come mi torturai per loggare su Extremelot, vedere una serie di curiose chattate in cui tutti si davano del voi, storcere il naso, sloggare e dimenticarmene per un po'.

La seconda volta arrivai un po' più preparata, ma non so neanche bene perché. A tredici/quattordici anni un po' tutti vogliono essere qualcosa di diverso da un tredicenne nerd e brufoloso, per cui il claim entrate e siate ciò che vogliate aveva una ragionevole presa sulla demografica di cui facevo parte. Decisi di essere - si fa per dire - uno dei cinque sterotipi del niubbo fantasy: una mezzelfa buonina e senza ricordi del suo passato. Ho pensato di scrivere qualcosa in più per descriverla, ma la verità è che il mio pg su Lot era questo e poco altro: non c'era programma nel come la giocavo, non aveva un carattere che andava dallo sciapetto alla Mary Sue e nonostante ciò mi faceva sentire molto alternativa perché invece di scegliere un'elfona bionda con uno stacco di coscia considerevole avevo come avatar una simil druida con i capelli castani e gli occhi verdi.

Extremelot e il suo gioco è un argomento sempre estremamente polarizzante, e nel tempo mi sono spesso chiesta se fossi l'unica persona nel mondo dei PbC a conservarne un ricordo completamente positivo e, allo stesso tempo, a tremare all'idea di tornare in un gioco del genere.

I sentimenti scatenati da Lot nel suo ex giocatore medio.

 La risposta che mi do di solito è che ci sono rimasta il tempo necessario a farci tutte le esperienze necessarie e nessuna in più: le faccine in chat, le azioni di due righe, le giocate con vampiri belliedannati, il clan caotico-positivo non riconosciuto, l'agorà in rocca che quando andavo in vacanza all'estero imprecavo fortissimo perché volevo entrare in chat e le tastiere inglesi non avevano l'à accentata, due ammazzamenti cruentissimi da parte di power killers che i segnalini PEGI je fanno un baffo, le poste agli allevatori per riuscire ad aggiudicarsi una bestia che fosse una (quando riuscii finalmente ad avere un cavallo per vie traverse iniziai a usarlo anche per andarci alle latrine), l'Esodo (sì gente, ho fatto l'Esodo, tutti i miei amichetti lo stavano facendo e di là ci riconoscevano il clan) e soprattutto il viaggio d'Esodo giocato tutto in rocca con sessioni bellissime che se ci penso non so come Thorm non ci abbia cacciati tutti a calci ben prima che esodassimo noi... e poi me ne sono andata. Prima di crescere, di invischiarmi con il sistema delle gilde, di capire bene quali fossero i compiti della Compagnia del Granducato e queste cose così. Se ci fossi rimasta, forse adesso avrei il dente avvelenato anche io.

Tipo un demone psicopatico col pallino dello sbudellamento.

Invece no. E proprio perché ad Extremelot devo tutto anche se non ci giocherei mai più, butto giù la lista di cose buone che quell'esperienza durata poco più di un anno mi ha regalato.

  1. Mi ha fatto conoscere il Play by Chat e mi ci ha anche tenuto. Possiamo parlare di quanto si trattasse di gioco di Lot e non di gioco di ruolo, ma la verità è che senza Extremelot non avrei mai scoperto l'abc del play by chat. Il fatto che fosse una comunità così grande mi ci ha trattenuta quanto è bastato perché iniziassi a capirne le dinamiche, i tabù e soprattutto il fascino. Il sistema di supporto offerto non dalle guide, ma dalla miriade di organizzazioni nate dal basso e non riconosciute ufficialmente e ben disposte verso le nuove leve, è qualcosa che non ho mai trovato su nessun altro gioco.
  2. Mi ha fatto scoprire che internet era anche comunità. In un periodo in cui Facebook non esisteva e scrivere il proprio nome e cognome su internet era considerato un atto più pericoloso dell'attraversare la Roma-Napoli a piedi da un capo all'altro ad occhi chiusi, avevo scoperto che un po' della mia teeny angst poteva essere stemperata dall'avere un hobby in comune con un sacco di giocatori che non mi contattavano solo per giocare, ma anche per chiedermi come mi era andata la versione di latino o la gita scolastica.
  3. Ci ho trovato quelli che mi hanno insegnato a giocare ai pbc. Dalle basi dello scrivere in terza persona presente a come si giocava il combattimento con la spada con tutti quegli sgualembri e rovesciati (ai tempi mi sembrava una cosa impossibile e solo da giocatori pro), nessuno è mai stato meno che paziente con tutte le idiozie che inviavo in chat e gli errori madornali che commettevo. 
  4. Mi ha fatto imparare da subito che dietro lo schermo c'erano persone e che impegnarsi per una giocata era come impegnarsi come un qualsiasi altro appuntamento. Va bene la pazienza, ma prova a non presentarti a una giocata programmata con altre quindici persone.
  5. Mi ha fatto imparare a creare avatar animati. Per fortuna l'ho disimparato piuttosto presto. 
  6. Ci ho imparato la sportività. Un po' perché il clima dell'ognuno per sé ti faceva passare la voglia di rivolgerti a un moderatore ogni volta che subiti un torto, un altro po' perché al secondo sbudellamento da parte di un demone che specifica precisamente come agita la spada nelle interiora della tua mezz'elfa smemorata così da separare la parte superiore del torso da quella inferiore... ci fai il callo e ti auguri che i tuoi compagni di clan trovino entrambe le parti del cadavere per farti risorgere.
  7. Ho scoperto che la presenza di regole non corrispondeva necessariamente al rispetto delle stesse. Tipo quando su msn una giocatrice mi diede della troia perché il mio pg parlava col pg del suo ragazzo in OFF. Spoiler: ripetere in caps lock "MA E' ON, MA E' ON!" non aiutò.
  8. Ho scoperto che la differenza tra una persona normale e uno snob è la stessa che passa tra lo scrivere Simeth e lo scrivere Simeht. "Bbbbbeh, ma perché è Themis al contrario, non lo sapeeeeviii?"
  9. Mi ci sono divertita un sacco, con quel senso di meraviglia verso qualsiasi minima cosa che accadesse in gioco e con la più totale fiducia - talvolta immeritata - nei confronti dei miei compagni di gioco e di quelli che amministravano il sito. Che, alla fine, è quello che davvero ha contato e mi ha inchiodato al PbC anche dopo che i miei gusti cambiarono e mi strappai di dosso il cerotto di Lot.
 E voi? Avete iniziato con Lot, o ci siete quantomeno passati? Avete avuto esperienze simili alle mie o completamente opposte? Ci siete rimasti abbastanza da avvelenarvi? Siete mai stati dalla parte del demone tritacarne piuttosto che da quello della carne triturata? (Forse me lo ricordo ancora non l'ho presa con tanta sportività, a ben vedere...)

18 commenti:

  1. Oh bhe...
    Effettivamente non posso non essere d'accordo, visto che anche io devo il mio esordio al PBC ad ExtremeLot, e nel lontano 2000, quando la connessione ad internet era con il modem a 56k e con 3 ore pagate al giorno. Questo voleva dire, considerando che ci giocava tutta la mia famiglia, con due pc, che facevamo a turno a giocare, alternandoci per 1h/1.30h a sera, oppure in serate speciali con BEN 3 ore tutte per noi!

    Ricordo per altro che mi era rimasta impressa la galleria di avatar da scegliere all'iscrizione, che arrivano da un gioco da tavolo che possiedo, piuttosto vecchio. Ero rimasta a bocca aperta e corsa a cercare le carte del gioco, appurando che si, erano scannerizzate da lì!

    La mia prima creatura era una fatina canonica e assolutamente stereotipata. Capelli rossi ricci, occhi e alucce azzurre, bontà fatta fatina, amichevole, ingenuotta e via dicendo. Tirandomi dietro un fidanzato (OFF) elfo, una mamma gnomo, una sorella folletto e un papà nano che ci provava in modo spudorato con un'elfa altezzosa, stalkerandola di chat in chat quando la vedeva online, tanto che un giorno l'ha semplicemente ammazzato XD

    In effetti alla fine è stato un periodo divertente, poi per tempo, per voglia, avevo mollato, la mia fatina è sparita nel limbo e dopo un po' è riapparsa una kendot/kender anche qua molto standard, molto rompicoglioni (tanto che me l'hanno ammazzata al tempio oscuro che era apparso ad un certo punto, solo perché dava veramente TANTO fastidio) che è durata il suo tempo, ha fatto l'esodo (per quanto non l'abbia giocato, ma mi sono fatta trascinare dal clan nella speranza di trovare più gioco) ma una volta su DLot ho appurato che alla fine le problematiche erano le stesse e alla fine è morto tutto lì.



    Il discorso del "non ci tornerei ma devo tanto" è comunque assolutamente vero. Non sono rimasta tanto da avvelenarmi e a guardare indietro forse inorridisco, ma alla fine mi sono divertita e sono partita da lì, quindi... Ben venga Lot dopotutto!

    Per altro a parte le giffine animate, altre due cose che ho imparato lì, sono state:

    - creare siti web. Ooooh già! Iscrizione ad Altervista e buttaci su delle pagine quasi in HTML puro, roba da inorridire adesso, ma che tra l'altro... Sono ancora lì! Sul serio, a digitare gli indirizzi esistono ancora e mi metto quasi le mani nei capelli, ma fa davvero ridere.

    - scrivere. Che sembra una stupidaggine, ma non parlo in chat, ma i famosi BG. Che mi sono resa conto di avere un briciolo di fantasia in più dell'utente medio, oltre che una migliore padronanza dell'italiano, e nei periodi offline producevo con gioia pagine di BG per altri giocatori, da rivendere in monete ON ovviamente, con la scusa che era la mia pg a narrare le loro gesta. E anche queste produzioni, molte sono ancora in giro per altro!


    Come dire, alla fine a Lot noi "vecchi" dobbiamo comunque qualcosa, anche solo di aver ideato il genere. Che poi sia rimasto uguale nei secoli e che ora abbiamo cambiato gusti, non può togliere che ci è passato ai tempi in cui c'era solo Lot, non può non ricordarlo!

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    1. Anche io avevo la 56k e la notte premevo i cuscini sul modem come se dovessi soffocarlo solo per non svegliare tutta la casa. Ci giocavo a Lot e ci scaricavo le canzoni da WinMX, la cui interfaccia tutta nera e verde mi faceva sentire un'hacker di primo livello... che nostalgia.

      Infatti il merito di Lot è stato proprio questo: traghettare un sacco di gente dal "che diavolo sono queste cose che scrivono in chat" a versioni di giocatori pur sempre ancora "rozzi", ma molto più adatti a diffondersi nel resto del mondo del PbC in gran parte meno aperto ai newbies rispetto a quanto lo fosse Lot.

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  2. Iniziai anche io co Extrmelot.
    Sull'onda dell'uscit de "Il Signore degli Anelli-Le due Torri" (2002? 2003?Non ricordo) creai il mio bel pg elfo che aveva in comune con la pg di Jan il fatto che non ricordasse il suo passato.
    La verità è che non avevo la minima fantasia di come creare e dare spessore ad un personaggio.

    Mi rifiutai di entrare nel sistema dei Clan, ma entrai in quello delle gilde. E in particolare entrai nel Sacro Ordine del Leone (i cavalieri templari, bla bla bla, quella roba li).
    Ho conosciuto un sacco di gente, ho fatto un sacco di cene in centro a Roma con i vari membri della Gilda, con i mitici capigilda, che erano considerate da me mistiche creature (wow, quello è il capo!).
    Crescendo ho iniziato a capire la terribile burocrazia che c'è dietro a Extremlot, con resoconti mensili (RESOCONTI MENSILI) che i capi gilda dovevano scrivere sull'andamento della Gilda stessa. Un pò come fare la Dichiarazione dei Redditi... ogni mese. In più, dopo qualche anno, iniziarono a spuntare altre land.

    E niente, alla fine dopo qualche anno di onorevole servizio, mi stufai e iniziai a giocare su altri gdr.

    Su Lot ho imparato a giocare. Semplice e puro.
    Ed ho imparato che anche nei gdr non si smette mai di imparare.

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    1. Sto per dirti una cosa terribile, Sparviero... anche su BoS chiedevamo i resoconti alle corp/asssociazioni :p magari non mensilmente, ma ogni tanto facevamo fare un giro di spiegazioni di ciò che avevano fatto in quel periodo, chi giocava più e chi meno, che problemi c'erano etc etc. E' un metodo meravigliosamente efficace per continuare ad avere il polso della situazione quando si è in tanti (e se serviva a BoS figuriamoci a Lot...). Anche se, a dirla tutta, Extremelot non mi ha mai dato l'impressione di avere una direzione centrale forte.

      A differenza tua, io non sono mai andata a un raduno :( una volta provai a chiederlo a mia madre, ma lei sentì qualcosa tipo "posso andare a un raduno di persone a te sconosciute che io ho incontrato su internet?" e passò le seguenti diciotto ore a ridere a crepapelle. (Again, avevo 13/14 anni).

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    2. Un buon motivo per non aver mai puntato a diventare a capocorp.

      Che poi voglio dire, su Lot i master erano una Gilda.... chi gestiva le razze erano una Gilda... i Paratici di Governo che non ho mai capito che a che piffero servissero....

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    3. AGGIUNTA:

      Non sto dicendo che interessarsi all'andamento delle Corporazioni della propria land sia sbagliato. Diavolo, se un gestore non si interessa di queste cose tanto vale chiudere baracca e burattini.

      Solo che una cosa è compilare un modulo 730 del tipo:

      "Roma, Lì 27/10/2015.

      Io sotto scritto, Vattelapesca Giovanni, capogilda dei Guardiani di Quartz, nato a Settebagni il giorno bla bla bla,

      CERTIFICA che la Gilda ha un andamento medio, con alti e bassi. Tizio, Caio e Sempronio certificano la loro assenza perchè uno è morto, l'altro la moglie gli ha messo le corna e il terzo è disperso nei boschi di Belluno"

      Un'altra cosa è la chiacchierata su Skype del tipo:

      "Oh, come state andando? Vi trovate bene? Che combinate? Magari vi ci faccio uscire qualche avventura.

      Tutto bene, Tizio e Caio sono tornati e domani assaltiamo la banca. Dopo la banca siamo liberi per qualcosina, magari inerenti ai soldi rubati non so"

      Ed ecco tutto.

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    4. Lieto di essere considerato un Eldritch Abomination, un essere così pericoloso da necessitare dei guardiani :-D

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  3. Mai stato su lot per più di due ore, ma da questo racconto ho potuto apprezzare alcune commodities correlate. Intanto, prima tra tutte: se sei arrivata a Lot nel 2004 da adolescente, a chi vuoi far credere di avere 44 anni?

    E invece l'Esodo... ma davvero il famoso Thorm vi ha fatto giocare il trasferimento ad un altro gdr? Ai tempi d'oggi, è una cosa incredibile

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    1. Che ti posso dire, mi piace passare per più matura di quanto non sia.

      Sì. Noi giocammo per settimane tutti i giorni in rocca ed eravamo un gruppo di, credo, almeno una ventina di persone. Alcuni giocatori più sgamati facevano a turno e, pur non avendo il masterato, questavano avventure di percorso parecchio divertenti per gli standard a cui eravamo abituati allora. Ai tempi d'oggi sarebbe davvero (e comprensibilmente) una cosa incredibile. E di sicuro non eravamo gli unici, penso che tutti quelli che fecero il trasferimento se lo giocarono, in una certa misura, nella rocca di Extremelot (mi smentisca nel caso qualcuno che ha informazioni diverse).

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    2. Ma per Esodo, si intende quando aprì DreamLot e molti utenti si spostarono li?

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    3. Sì, esattamente quello.

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    4. Ah.

      Io rimaso su Extremelot insieme alla Gilda, quindi non so.

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    5. Penso che a fare l'esodo furono soprattutto quelli che dall'esodo avevano qualcosa da ricavarci: clan e gilde non ufficiali a cui era stata promessa l'ufficializzazione dall'altra parte.

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  4. Ohi ohi questo post quanti ricordi. Extremelot. Ho visto cose che voi umani...

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    1. Vogliamo che ce le racconti TUTTE, altrimenti che ci stiamo a fare.

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  5. Promesso, apro gli archivi segreti :p

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  6. Credo che ci sia da fare un distinguo però: un conto è riconoscere l'indubbio valore di Lot nella creazione del fenomeno play by chat, un altro è la sudditanza che molti ancora oggi sembrano provare per quello che, sì lo ribadisco, non era e non è gioco di ruolo. È qualcos'altro (scrittura a quattro mani, gioco di narrazione) ma non è gioco di ruolo in senso stretto. Il fatto che nasca da una compagnia teatrale non mi sorprende, visto l'approccio che è stato deciso. Nel momento in cui hanno tentavo con Dreamalot di dare un senso alla parola "gioco", introducendo skill e livelli, hanno dimostrato la completa e totale inadeguatezza dello Staff in merito.

    Per quanto riguarda l'elenco puntato:
    • Mi ha fatto conoscere il Play by Chat e mi ci ha anche tenuto: è normale. Elot ha CREATO il play by chat, non c'è altro modo per esprimerlo. È stato il primo e per questo riveste un'importanza demiurga in merito, ma è anche rimasto lì. A oggi, ha la stessa valenza di una macchina a schede traforate: non avremmo l'Ipad senza che ci fosse stata. Ma non scambierei un tablet per quello;
    • Mi ha fatto scoprire che internet era anche comunità: questo è il secondo pregio di Elot, se così lo si vede. Che sia stato un social networ ante litteram è indubbio, aderendo al concetto di "chat online" del tempo (non so se ormai, con i social, si usino più), ma proprio come Facebook era una comunità incontrollabile che non aveva solo aspetti positivi, tutt'altro. Per non parlare di poi questa comunità diventava "reale" nei raduni, di cui ho sentito racconti agghiaccianti (ho partecipato a uno solo, regionale, e me ne sono tirata fuori a vita);
    • Ci ho trovato quelli che mi hanno insegnato a giocare ai pbc: e ha anche formato un modello comportamentale per i giocatori che tuttoggi se non scrivi "roverso sgualembrato" sei uno che di gioco non ne capisce nulla. Ma di questo non si può dare di certo la colpa a Elot, sono i giocatori il problema, non il gioco;
    • Mi ha fatto imparare da subito che dietro lo schermo c'erano persone e che impegnarsi per una giocata era come impegnarsi come un qualsiasi altro appuntamento: mi sembra che questa lezione non sia stata imparata da molti, in realtà. Anche perché viene e veniva vissuta solo come una dinamica interna a Elot, nel gioco di gerarchie e sudditanze off francamente assurdo che si era creato (per cui dovevi dare del voi in Org, per cui non potevi parlare col Master inarrivabile etc);
    • Ci ho imparato la sportività: non sono per niente d'accordo. Semmai ha insegnato ai giocatori a non segnalare chi non rispetta il regolamento e questa è una cosa molto grave, per cui siamo arrivati ad avere un vero e proprio stalking e bullismo virtuale (vissuto in prima persona, ma altri se lo ricordano), episodi che sono all'ordine del giorno e che, anche quando segnalati, non vengono moderati. Questa è sportività? (so che probabilmente era un punto ironico, ma trovo meglio precisare, perché la situazione attuale è davvero vergognosa);
    • Ho scoperto che la presenza di regole non corrispondeva necessariamente al rispetto delle stesse: questo prima o poi è successo a tutti. Lot è sempre stato un fertile terreno di trame alla Beautiful.

    Mi sono divertita molto anche io a Lot e non rinnego i miei anni passati lì.
    Potrei anche tornarci, in realtà, perché il mio problema non è Lot, ma l'atteggiamento dei giocatori che ci sono dentro.

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  7. Io muovevo un personaggio leggendario e scommetto che ancora oggi molti giocatori si ricorderanno di LEI.

    Ho ruotlato per 10 anni, poi ho mollato ....si cresce e non c'è più tempo.
    ciao e tutti...Atthemis

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